Chi sono

Mi chiamo Alessandro, sono mancino, informatico, teatrante, un po’ archeologo, molto curioso.

 

Non tollero gli intolleranti e gli stupidi (perdonate la ripetizione). Detesto i luoghi affollati e chi parla ad alta voce, soprattutto se non ha niente da dire. 

Il mio gatto si chiama Nino ed è d’accordo.

Nel mio percorso di studi ho imparato un paio di cose molto utili: distinguere i fatti oggettivi dalle impressioni soggettive e ragionare secondo un metodo scientifico.

Ho imparato anche a scrivere. Scrivere davvero, conoscendo le regole della grammatica e quando è utile violarle. Per questa competenza è bastato leggere molto e fare molta pratica di scrittura. Con la penna stilografica, preferibilmente. 

Alcune date
1987
Le prime linee di codice che ho scritto su un computer (era il Basic 2.0 del Commodore 64).
1995
La mia prima volta sul palco a preparare uno spettacolo teatrale. Il debutto è arrivato nella primavera del 1996.
2001
La mia prima missione archeologica: in Sabina, nei pressi dell'antica Cures, con l'Università di Verona.
2002
Il mio primo contratto di lavoro come informatico: programmatore Delphi e PHP (e tecnico di assistenza hardware/software).
2004
Il mio primo sito web con WordPress. Era la versione 1.2: la prima con supporto ai plugin.
2006
La prima volta che ho recitato in uno spettacolo di cui ero anche autore.
2010
La mia prima Reflex. Era una Nikon D90 che considero ancora un'ottima fotocamera (e continuo a usarla).
2019-2021
Corso completo (3 livelli) teorico e pratico restauro e legatoria dei libri antichi. Il secondo e terzo livello hanno subito lunghe pause dovute alla pandemia di covid-19.
Gli studi.

Dopo il Liceo Scientifico ho studiato lingue e letterature, storia antica, archeologia.

All’Università sono stato anche rappresentante degli studenti per due mandati. 

E poi ho studiato da analista programmatore, web design, fotografia, illusionismo, grafica e, poco più di un anno fa, legatura e restauro di libri antichi e documenti cartacei.

In effetti, non ho mai smesso di studiare.

Continuo ad approfondire  ed aggiornare argomenti che riguardano il mio lavoro (ethical hacking, WordPress, amministrazione di sistemi…) e altri interessi (disegno, falegnameria, storia del teatro…)

La professione.

Ho cominciato, come tanti, negli anni ’80, copiando il codice Basic 2.0 dalle riviste dedicate al C=64. 

Il passaggio dal Commodore 128 al PC 8086 ha portato  il DOS, lo scripting in batch e Windows 3.11. 

Dal 2002, per cinque anni, ho lavorato come sviluppatore Delphi e PHP. 

Dal 2007 sono passato all’incarico di sistemista che ricopro ancora oggi.

Al Web Design sono arrivato iniziando a scrivere codice HTML negli anni ’90.

Col nuovo secolo sono arrivati i primi CMS: PhpNuke, Typo3, Movable Type, Drupal e Joomla. Finché nel 2005 ho scoperto WordPress: il feeling è stato immediato e non ho più smesso di usare questo framework.

Non è il mio lavoro principale, ma continuo occasionalmente a sviluppare siti web con WordPress e Elementor (in realtà ora sto sperimentando Bricks Builder… sembra promettente).

 

Il teatro.

Il mio incontro con il teatro risale al 1995.
Fui coinvolto in uno spettacolo di beneficenza. Da quella esperienza è nato un gruppo teatrale in cui sono rimasto per nove anni.

Contemporaneamente  avevo iniziato a collaborare una compagnia teatrale per la quale, nel corso di quattro anni sono stato anche autore e regista, oltre che attore.

Anche nella compagnia teatrale in cui sono arrivato subito dopo – il cui regista mi aveva fortemente voluto – sono rimasto circa quattro anni. Qui ho continuato a essere attore e autore, ma anche vicepresidente.

Ho lasciato il teatro per poco meno di due anni. Volevo dedicarmi ad altre attività.

Però il richiamo del palcoscenico si è fatto sentire e ci sono tornato.

Stavolta, potevo permettermi di scegliere la compagnia in cui volevo stare. Anche qui sono il vicepresidente.

Per un anno sono stato anche vicepresidente provinciale per la FITA (Federazione Italiana Teatro Amatori).

A partire dal 2016 studio la storia del teatro italiano tra la fine dell’800 e la metà del ‘900: ma di questo parlerò sulla pagina dei progetti.

 

La fotografia.

Non sapevo nulla di fotografia fino al 2010. Non mi interessava nemmeno.

Durante le prove in teatro, mi trovai a dover scattare foto per una coreografia.  Con il telefonino era impossibile fermare l’istante giusto e allora mi sono messo a studiare per risolvere il problema.

È successo proprio così: mi sono appassionato alla materia e alla fine ho acquistato la mia prima reflex: Nikon D90. 

Non era affatto una entry level (la uso ancora oggi) e nel corso degli anni mi ha consentito di sperimentare un po’ di tutto, dal ritratto in studio alla street photography, fino alle foto di matrimonio.

Ho perfino smontato e modificato una Nikon D70s per riprendere esclusivamente la radiazione infrarossa

Ho fatto esperienza anche di fotografia analogica e sviluppo della pellicola, ho approfondito il sistema zonale e stampato in cianotipia

Ho perfino pubblicato qualche mia foto di Venezia all’infrarosso in un libro fotografico collettivo.

PS: le foto qui sotto le ho scattate io. 

Restauro e legatoria.

Quando sfoglio un libro di Roberto Bracco – l’importante drammaturgo vissuto tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 – su cui c’è la sua dedica autografa a un altro drammaturgo importante come Giuseppe Giacosa, sto toccando lo stesso oggetto che entrambi questi artisti hanno tenuto in mano, sul quale si sono scambiati idee e pareri, attraverso il quale si è rafforzato il rapporto umano tra loro. Insomma, non è solo un blocco di vecchia carta: è un documento storico.

Tutto questo rischia di perdersi con l’uso e con il tempo. La carta non è un materiale eterno. 

Essere in grado di smontare il libro, risarcire le lacune, bloccare l’acidificazione del materiale, consolidare e rilegare i fascicoli e poi ricostruirne la coperta, è una competenza tanto preziosa quanto poco diffusa.

E dal momento che colleziono libri di teatro anche molto antichi, desideravo da molti anni imparare queste tecniche. 

Nel 2019 ho trovato i corsi  di restauro e legatoria organizzati dall’associazione collegata ad una legatoria  storica. Ho frequentato i tre livelli previsti tra il 2019 e il 2021, nonostante la pandemia di covid-19 abbia costretto la scuola a chiudere per parecchi mesi. 

Ho potuto osservare ed applicare immediatamente le tecniche artigianali di legatura e le pratiche scientificamente più aggiornate per la conservazione dei documenti cartacei. 

Ho lavorato direttamente su libri d’epoca, guidato da professionisti esperti, utilizzando materiali e strumenti adeguati a ciascuna operazione.  

I miei colleghi di corso ed io siamo purtroppo stati gli ultimi: la scuola ha chiuso definitivamente al termine del nostro corso avanzato. 

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